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![]() Il Fico nella mitologia: Hator, la dea del sicomoro Hathor, figlia di Ra e divinità dell’amore e fecondità: chiamata Ishtar dai Babilonesi e Afrodite dai Greci. Hathor è una divinità antichissima della mitologia egizia, multiforme e collegata all’archetipo delle Grandi Madri protostoriche, il cui nome significa “casa di Horus”. Dea dell’amore e della gioia, dea madre universale, in quanto generava il dio sole e allattava Horus e il suo rappresentante, il faraone, dea della vita ma anche patrona dei morti e spesso aiuta Osiride nell’accoglienza dei defunti nell’Oltretomba. Hathor veniva raffigurata con testa e corna di vacca il suo ventre rappresentava il Firmamento. Si considera protettrice delle sorgenti del Nilo e della potenza creatrice delle inondazioni, oltreché protettrice delle arti, della musica e del canto. È la dea che al tramonto mangia il sole (Horus identificato come dio-sole) per restituirgli la vita poche ore dopo; è anche la signora dei venti del nord. Ficus carica – Macerato Glicerico Spagyrico Il Fico è pianta con segnatura lunare, secondo gli antichi studi di Spagyria. Luna – l’Io ricettivo: è la funzione inerente ad ogni ambito di riflessione, accadimento e fecondità. In analogia con la mutevolezza delle sue fasi è da porre in relazione a comportamenti dominati dall’incostanza e dalla suggestionabilità, derivanti da una fragile identità della persona che vive in balia del proprio ambito emotivo. Invece, quando è in condizioni di equilibrio con le altre funzionalità, manifesta le sue qualità umide donando adattabilità e sensibilità, mentre, grazie alle virtù rinfrescanti, garantisce temperanza e continuità a tutti i processi sia fisici sia psichici. Nel corpo fisico ha a che fare con l’encefalo, il midollo, lo stomaco, il duodeno, le gonadi ed è coinvolta nei processi metabolici e nella funzionalità dell’intestino crasso.
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Ottobre 2016
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