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Astrologia e Psicologia: “..nelle stelle leggiamo le nostre proiezioni psichiche”.

8/12/2014

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“La scienza cominciò con le stelle, nelle quali l’umanità scopri le dominanti dell’inconscio, gli Dei, cosi come le bizzarre qualità psicologiche dello Zodiaco, proiezione completa della caratteriologia”.
(Jung)

Freud pensava che alla nascita siamo come delle pagine bianche su cui tutto doveva ancora essere scritto. Jung invece crede che già alla nascita ogni uomo possieda i semi della sua storia, il disegno della sua natura, perfino il compito della sua vita. Hillman dirà che ognuno è come un seme da cui può nascere una quercia come un altro preciso albero, anche se non è detto che ciò che è potenziale si attuerà.
Se già alla nascita noi siamo scritti, il compito esistenziale sarà leggere i nostri caratteri, cioè individuarci, e a quel punto anche l’astrologia, come scienza del tema natale, ha un suo valore.

Jung si occupò molto di astrologia, come di astrologia si occuparono molti grandi spiriti, anche astronomi, come Copernico, Keplero o Galileo,
A 36 anni Jung scriveva a Freud: “Di sera sono molto impegnato con l’astrologia. Sto facendo dei calcoli di oroscopi per rintracciarvi un certo grado di verità psicologica. Fino ad ora ci sono alcune cose strane che a Lei sicuramente devono sembrare incredibili.» Ovviamente Freud non poteva essere più contrario.
In tutta l’opera di Jung troviamo riferimenti all’astrologia, anche se egli non pensava che le stelle fossero corpi celesti che realmente irradiavano delle precise energie che influenzavano il nascituro e considerava poco interessante la teoria della precessione degli equinozi. Essa ci fa vedere che esiste una oscillazione dell’asse terrestre per cui, col tempo, chi nasce sotto il cielo di un dato segno zodiacale, un po’ alla volta si ritrova nel segno precedente. Credo di essere un Ariete, in realtà sono dei Pesci.
Jung non faceva caso a questa oscillazione e pensava piuttosto che fosse il flusso del tempo, che fossero le stagioni, a partire da una certa data a produrre certi effetto.
Inizialmente accennò anche a “radiazioni di protoni dal Sole”, ma in linea di massima, nono fu mai molto interessato a trovare una spiegazione fisica che legasse astronomia ad astrologia, si limitò a notare il parallelismo tra fatti psichici astronomici, per quelle che chiamava “le corrispondenze collaterali”.

In una lettera a un astrologo indiano, il professor Raman, Jung scrisse: «Nei casi di diagnosi psicologiche difficili di solito faccio fare l’oroscopo per acquisire un ulteriore punto di vista da una visuale completamente diversa. Debbo dire che molto spesso ho trovato che i dati astrologici spiegavano certi punti che altrimenti sarei stato incapace di capire… Da tali esperienze ho dedotto che l’astrologia è di particolare interesse per lo psicologo. Si basa su un fatto dell’esperienza psichica che chiamiamo “proiezioni”, cioè sono per così dire contenuti psichici che troviamo nelle costellazioni degli astri. Originariamente nacque così l’idea che questi contenuti venivano dagli astri, mentre sono semplicemente in un rapporto sincronistico ...».
Dunque non erano gli astri a proiettarsi sulla psiche, ma fatti psichici e astrologici erano paralleli, sincronici.
E, in un’altra lettera dice : «Ho osservato molti casi in cui una ben definita fase psicologica, o evento analogo, era accompagnata da un transito (in particolare quando erano coinvolti Saturno e Urano)
».
Dunque Jung si serve anche dell’astrologia per le diagnosi e ne parla in 23 lettere, trattandola poi ampiamente nel suo libro sulla sincronicità.

In particolare studierà le sinastrie cioè le relazioni astrologiche di coppia, proprio in relazione al principio di sincronicità. Per verificare le ipotesi di questo studio, si avvalse dell’aiuto del suo amico viennese Wokfgang Erst Pauli, che fu premio Nobel per la fisica quantistica.
Jung scrive: “L’astrologia non è semplicemente una superstizione ma contiene certi dati di fatto psicologici”. E la chiama “psicologia proiettata”.
Jung si rende conto benissimo che l’intera determinazione temporale nell’astrologia non corrisponde a nessuna costellazione astrale reale, perché l’equinozio di primavera nei millenni si è spostato indietro dall’Ariete ai Pesci, dunque anche la distribuzione delle case è fittizia, per cui, di regola, non si può fare un collegamento causale con le varie posizioni degli astri ma secondo Jung l’astrologia ci dà una determinazione solo simbolica. Restano le stagioni, che esercitano ugualmente influssi sul mondo delle piante e degli animali.
Oggi gli astrologhi tentano di risolvere il problema della precessione degli equinozi, dicendo che la nostra astrologia è ‘tropicale’, riferendola quindi a un cerchio che risente meno della precessione stessa.
Jung accenna alle variabili nelle radiazioni dei protoni che influiscono sulla vita umana. Per cui è tentato di includere l’astrologia fra le scienze naturali. Anche se confessa di non possedere una teoria univoca, per cui affermerà poi che non si può parlare di collegamenti strettamente deterministici ma ci sono, tuttavia, dei casi di sincronicità che destano interesse.

A Brauer scrive: “La validità dei risultati dell’I Ching va nella stessa direzione.” Scientificamente non possiamo provare niente. Tuttavia i fatti provano delle realtà significative. Ugualmente il tema natale scientificamente dovrebbe essere un errore. Però coglie molte verità e ciò sulla linea dei fati è sconcertante.
“Un’analisi accurata dell’inconscio mostra una particolare coincidenza con il tempo, che è anche un motivo per cui gli antichi potevano proiettare la cronologia dei contenuti inconsci e percepirli interiormente nelle indicazioni temporali di tipo astronomico. Questo dato di fatto è la base per il collegamento di eventi psichici con una indicazione temporale.”
A Stephen Abrams: “L’unica cosa che posso dire è che nella maggior parte dei casi sincronistici è costellato un archetipo, il quale da una parte è un fenomeno soggettivo, e dall’altra parte ha una esistenza oggettiva. Come esistono equazioni che concordano a posteriori con fatti naturali, così esistono anche fatti naturali che concordano a posteriori con delle immagini archetipiche. .”
“..nelle stelle leggiamo le nostre proiezioni psichiche”.








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